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26 settembre 2019 - 21:53:20
categoria: Cielo
La stella polare
La stella polare è certamente una tra le stelle più famose del firmamento, che anche i più profani dell’astronomia hanno sentito nominare almeno una volta. Non tutti però conoscono il motivo per cui la Stella Polare è così nota e quali sono le caratteristiche che la rendono di fatto una stella speciale.
Per capire le peculiarità di questa stella dobbiamo fare un passo indietro e concentrarci prima sul nostro pianeta e in particolare sui suoi movimenti. La Terra possiede due moti principali, la rotazione attorno al proprio asse e la rivoluzione, che determinano rispettivamente la durata del giorno e dell’anno. A questi si unisce il moto di precessione, detto anche precessione degli equinozi. Questo moto fa si che il nostro asse di rotazione, inclinato di circa 23° rispetto alla perpendicolare della nostra orbita, si muova oscillando, così come si muoverebbe l’asse di una trottola sul punto di cadere.
Rimanendo sulla Terra, osservando la volta celeste dai cieli del nostro emisfero vedremo le stelle sorgere verso est, raggiungere l’apice dell’ascesa verso sud per poi tramontare verso ovest. Se invece concentriamo lo sguardo verso nord, scopriremo che le stelle non tramontano mai ne sorgono, ma compiono un moto apparente circolare attorno a un punto, il prolungamento immaginario del nostro asse di rotazione. Nelle immediate vicinanze di questo punto troviamo proprio la Stella Polare, che quindi rimane quasi ferma in cielo, sempre fissa approssimativamente nella stessa posizione a qualsiasi ora e giorno dell’anno. L’importanza della Stella Polare riguarda appunto la sua posizione stabile nel cielo, che ha permesso nel corso della storia di guidare gli uomini indicando il nord.
La Stella Polare non è particolarmente brillante, occupa la 48° posizione nella classifica delle stelle biù brillanti visibili dalla Terra, ma è comunque la più luminosa della sua costellazione, l’Orsa Minore. Per identificarla in cielo si può ricorrere a uno stratagemma, sfruttando l’asterisma del Grande Carro, ben riconoscibile in cielo. Prolungando di circa 5 volte con l’immaginazione la linea che congiunge le ultime due stelle di questo gruppo di stelle, come si vede dall’immagine, la prima stella abbastanza luminosa che si incontra è proprio la Stella Polare.
La stella che oggi indica il nord è soltanto la Stella Polare attuale, perché come abbiamo detto in precedenza, la precessione degli equinozi causa un continuo movimento del nostro asse di rotazione che quindi punterà verso altre direzioni e la nostra stella di riferimento cambierà con il trascorrere del tempo. 5000 anni fa ad esempio la nostra Stella Polare era Thuban (costellazione del Dragone), tra 2000 anni toccherà ad Alrai (Cefeo), tra 14 mila anni sarà Vega, una stella molto luminosa nella Lira. 2500 anni fa era un’altra stella del Piccolo Carro ad indicare il nord, oggi nota come Kochab, ma per gli antichi arabi era “Al Kaukab al Shamaliyy”, che significa appunto stella del nord.

Emanuele Anelli
Gruppo astrofili Messier 42

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