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9 agosto 2011 - 10:16:17
categoria: Osservatorio
Stelle cadenti e osservatorio chiuso: ecco il perché
Arriviamo come ogni anno alla notte di San Lorenzo e alle famose stelle cadenti e come ogni anno l'Osservatorio rimarrà chiuso per l'evento, suscitando qualche perplessità nelle persone che vorrebbero osservarle dal nostro centro astronomico. Ribadiamo quindi quali sono i motivi (e ce ne sono tanti) che ci spingono ogni anno a non aprire in questa data.

  1. Le stelle cadenti (o più propriamente meteore) sono oggetti molto veloci e per di più imprevedibili, ovvero non possiamo sapere esattamente da dove e in che istante ne partirà una e quale sarà la sua traiettoria. Per questo motivo il telescopio, che ha un campo visivo molto ristretto, è totalmente inutile all'osservazione delle stelle cadenti. Le stelle cadenti si osservano quindi a occhio nudo.


  2. Per la loro imprevedibilità, per osservare al meglio il fenomeno è necessario avere la più ampia zona di cielo possibile visibile, ciò significa che è consigliabile recarsi in un luogo senza ostacoli visivi che coprano porzioni di cielo. Il luogo migliore pensando alla nostra pianura è spingersi in mezzo a un campo. Purtroppo il nostro osservatorio non è dotato, come tanti altri, di un terrazzo o di un ampio spazio per l'osservazione a occhio nudo. L'unico punto buono per l'osservazione è la cupola, che però permette la visione solo di una porzione di cielo alla volta.


  3. Per osservare al meglio le meteore è necessario un luogo buio. Questa in realtà è una prerogativa un po' di tutta l'astronomia, ma è ancora più importante quando si parla di meteore. Le stelle cadenti infatti non sono tutte uguali, per ogni stella cadente molto brillante che cade ne cadono molte altre deboli che sono invisibili se si osserva da un cielo con fonti di illuminazione vicine. È noto infatti che lo ZHR (il numero di stelle cadenti visibili all'ora in condizioni ottimali) di questo sciame arriva solitamente a toccare i 90-100, quindi significa più di una stella cadente al minuto, anche se molti di noi non ne hanno mai viste a questi tassi. Questo perché appunto l'osservazione da luoghi illuminati ci toglie la visione della maggior parte delle meteore. L'Osservatorio di Mairago come si sa è all'interno del paese quindi non in un a situazione di buio ideale, soprattutto in questi giorni di festa del paese con giostre e banchetti a ridosso della struttura.


  4. Per ultimo bisogna sottolineare che la notte di San Lorenzo, nonostante la sua fama, non è l'unico momento in cui si possono osservare le meteore e per di più non è nemmeno il migliore. Esistono diversi sciami di meteore visibili nell'arco di ogni anno e quello delle perseidi (quello di San Lorenzo appunto) dura per circa tutto il mese di agosto. Il momento di picco, ossia il momento in cui si ha la migliore visione, è generalmente la notte tra il 12 e 13 agosto, dove si possono contare fino al doppio di stelle cadenti rispetto alla notte di San Lorenzo. Esistono però altri sciami visibili in altri momenti, ad esempio quello delle geminidi, visibili nella prima metà di dicembre con picco il giorno 14 dicembre, oppure quello delle quadrantidi nella prima metà di gennaio con picco il 3 gennaio. Entrambi questi sciamo hanno un tasso orario superiore a quello delle perseidi di agosto. Per non contare poi gli sciamo variabili, ossia quelli visibili in alcuni anni particolari, come quello delle leonini (fotografate nell'immagine di apertura) visibili nella parte centrale del mese di novembre, che mostrano ogni 33 anni una pioggia incredibile di oltre 1000 meteore all'ora.


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