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13 gennaio 2011 - 17:29:55
categoria: Osservatorio
L'orientamento astronomico delle Chiese di San Bassiano
Il tema della serata di sabato 15 gennaio all'Osservatorio sarà molto particolare perchè unirà astronomia, religione, architettura e storia del lodigiano.
Le antiche civiltà vivevano osservando il cielo stellato e da quello traevano i loro miti le loro religioni. Non stupisce quindi che i loro luoghi sacri siano ritualmente orientati verso direzioni astronomicamente significative.
Il cielo stellato nel suo continuo evolvere sembra non avere punti fissi, salvo, per chi la sa cercare, la stella polare. La linea dell’orizzonte che divide in due la volta celeste appare un naturale riferimento. Guardando verso est si vedono sorgere sole le stelle ed i pianeti, verso ovest si vedono invece tramontare.
La direzione verso il punto dell’orizzonte in cui sorge o tramonta il sole o una stella in una certa data può essere memorizzata dall’allineamento di montagne o manufatti eretti con grande precisione. I migliori esempi riguardano l’asse di un intero edificio oppure piccole aperture (monofore) che fanno entrare i raggi diretti del Sole solo in particolari giorni dell’anno. L’azimut è l’angolo compreso fra il Nord ed il punto di levata è questo angolo che va attentamente rilevato e da cui partire per interpretare cosa puntavano gli orientamenti di antichi insediamenti rituali. Le molteplici variabili astronomiche di cui si deve tenere conto, a distanza di decine di secoli rendono difficile illustrarli con semplicità.
La scienza che studia questi allineamenti è l’archeoastronomia, punto di congiunzione fra archeologia ed astronomia. Questa disciplina è estremamente utile sia agli archeologi che agli storici di astronomia che da questi rilevamenti possono comprendere usanze e conoscenze di popoli antichissimi.
Le chiese medioevali oggetto della divulgazione per volere della gerarchia cattolica dovevano essere costruite orientate in direzione equinoziale, cioè quella in cui sorge il sole nei giorni di equinozio (Est-Ovest). La scelta aveva antiche radici mistiche, ma veniva anche di sovente trasgredita per ragioni diverse.
Indagare le possibili varianti di orientamento di chiese medioevali è affascinante perché ci dice qualcosa su chi ha tracciato le fondamenta della chiesa o sulle tecniche impiegate dagli stessi o anche sulle vicende storiche che ne hanno portato all’edificazione della chiesa stessa.
Utilizzando le immagini satellitari, ormai liberamente disponibili per tutte la zone abitate del nostro pianeta, è possibile rilevare facilmente e con una precisione sufficiente l’azimut dell’orientamento delle chiese medioevali, e da questo sono ricaviamo interessanti ipotesi sulla genesi di questi luoghi di culto.
La prima interessante applicazione di questo metodo è stata eseguita sulla basilica di Lodivecchio dedicata inizialmente ai S.S. 12 Apostoli ed ora a San Bassiano. L’azimut rilevato in questo caso è di circa 120°, molto lontano dai 90° canonici (direzione equinoziale) come previsto già dal concilio di Nicea del 325 . Studiando il significato di questo orientamento si comprende subito che tale orientamento è vicino al solstizio d’inverno (azimut 124°), ma non coincidente. Per comprenderlo si deve perciò chiedere aiuto alla storia. Nell’antica Laus Pompeia nel quarto secolo la comunità cristiana appena costituita dipendeva ancora dal Vescovo metropolita di Milano Aussenzio.
Aussenzio era un esponente della dottrina eretica ariana che per complesse ragioni storiche era stato insediato dall’imperatore Costanzo II cacciando il precedente vescovo Dionigi.
Nel 372 durante il concilio di Roma indetta da Papa Damaso, fu deciso di ribadire la condanna dell’eresia ariana e di bollare Aussenzio come eretico. Allo scopo di indebolire l’episcopato milanese fu deciso di creare una nuova diocesi presso Laus Pompeia. Con questo incarico fu inviato Bassiano, nato a Siracusa, che nel 374 fu accettato dalla comunità cristiana di Laus Pompeia e ne divenne Vescovo. Nel 387 consacrò la nuova basilica insieme al nuovo Vescovo milanese Ambrogio. San Bassiano è festeggiato il 19 gennaio. In mancanza di fonti certe, le interpretazioni di queste vicende sono piuttosto divergenti. Alcune ipotesi disconoscono le origini “terrone” del primo vescovo lodigiano, indicando nel 19 gennaio la data della morte dello stesso, coincidente come la tradizione cattolica vuole alla data del festeggiamento.
La verifica dell’orientamento astronomico della basilica voluta e fondata dal vescovo Bassiano ci porta a scoprire che la direzione scelta è quella in cui il sole sorge proprio il 19 gennaio, azimut 120°. Spetta agli storici utilizzare questo dato per confermare o confutare le ipotesi finora fatte. Personalmente ritengo che il Vescovo Bassiano, mentre era in vita, fece costruire la basilica con questo orientamento perché c’era la volontà di rimarcare la data di fondazione della comunità cristiana indipendente con l’elezione del primo Vescovo della nuova diocesi di Laus Pompeia.
Applichiamo nuovamente il metodo di rilevamento dell’orientamento, facendo un salto nel tempo.
Il 3 agosto 1158 Federico III di Hohenstaufen, detto il Barbarossa, imperatore del Sacro Romano Impero dopo complesse vicende storiche e militari fonda la nuova Città di Lodi sul colle Guzzone, in prossimità del fiume Adda. L’antica Laus Pompeia distrutta più volte dai milanesi rinasce protetta dall’imperatore. La costruzione della città parte immediatamente con il fossato, le nuove mura, il palazzo municipale e lo stesso Barbarossa finanzia l’edificazione di una grande basilica.
Già nel 1163 con una solenne cerimonia reliquie di San Bassiano furono traslate le dalla vecchia Laus alla nuova basilica non ancora completata. L’orientamento astronomico della cattedrale lodigiana ci riserva un'altra sorpresa. Anche questa invece che uniformarsi alla canonica direzione Est-Ovest, presenta l’asse principale della grande basilica orientata con un Azimut di circa 65°. Un altro mistero? Qualche misteriosa setta ha convinto l’architetto ad orientare la chiesa verso un punto particolare? Oppure qualche ostacolo ha condizionato tale orientamento? Anche questa non è un ipotesi da scartare visto che è sicuramente successo per le chiese del centro storico di Ticinum (Pavia), le quali seguono il tracciato urbanistico preesistente della città romana.
Un controllo con un software astronomico ed anche questo mistero è presto risolto. Il Duomo di Lodi è orientata verso il punto dell’orizzonte in cui il sole sorge esattamente il 3 agosto di ogni anno.
L’architetto che ha tracciato le fondamenta di questa chiesa, forse per volontà del suo committente, Federico Barbarossa, ha voluto celebrare e glorificare questa data inglobandola nelle fondamenta della basilica.
Anche questo dato può servire agli storici come ulteriore conferma delle cronache di Ottone Morena su cui fino ad ora si basa la storia della fondazione di Lodi.
Fra le poche costruzioni in muratura costruita in contemporanea con la basilica fu edificato un oratorio dedicato a san Nicolò che affiancava il castello della famiglia dei Pocalodi. Sulle rovine di questo oratorio verso la fine del 1200 fu costruita, a spese della famiglia Fissiraga (un ramo della famiglia Pocalodi), la chiesa di San Francesco che ancora possiamo ammirare . L’orientamento astronomico di questa chiesa è esattamente quello del Duomo. Può essere un caso? Credo di no. Potrebbe essere che l’orientamento dell’originario oratorio costruito in contemporanea con la fondazione della città avesse questo orientamento celebrativo, e che questo abbia poi condizionato l’orientamento della attuale chiesa di San Francesco costruita forse un secolo dopo.
Poche nozioni astronomiche ci hanno condotto indietro nel tempo, ci hanno permesso di esplorare l’immutabile presenza del cielo nei pensiero e nell’azione dei nostri antenati. L’esatto contrario di ciò che accade ai giorni nostri in cui il cielo è ormai invisibile, scomparso dietro una cortina di luce artificiale.


Tiziano Ceccoli


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