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6 novembre 2011 - 22:02:46
categoria: Cielo
L'asteroide 2005 YU55 a un passo da noi
Tra pochi giorni, esattamente nella notte tra martedì 8 novembre e mercoledì 9 novembre, l'asteroide denominato 2005 YU55 farà un passaggio ravvicinato alla nostra Terra a una distanza di circa 340 mila chilometri da noi.

In realtà capita non di rado che asteroidi arrivino molto vicini al nostro pianeta, come ad esempio successe nel febbraio di quest'anno per 2011 CQ1 che arrivò a meno di 6 mila metri di quota, ma in genere questi sono molto piccoli da essere praticamente invisibili al telescopio. Nel caso appunto di 2011 CQ1 questo era un oggetto del diametro di circa un metro, mentre quello che si sta avvicinando in questi giorni ha un diametro di circa 400 metri e comincia ad essere un oggetto di dimensioni importanti.

Nonostante le dimensioni e la vicinanza al nostro pianeta però non abbiamo nulla da temere: innanzitutto l'orbita dell'asteroide è nota con grande precisione e si esclude ogni possibilità di impatto. Negli scorsi giorni su internet sono circolate anche notizie riguardanti altri effetti che il corpo celeste avrebbe su di noi nel momento di massimo avvicinamento che riguarderebbero straordinarie maree o terremoti. Queste notizie, che spesso circolano in questi casi, ovviamente non hanno nessun fondamento scientifico.

2005 YU55 è già passato vicino alla Terra altre volte in passato, anche se quella di dopodomani sarà una distanza record, mai avuta negli ultimi 200 anni. Nell'aprile del 2010 il radiotelescopio Arecibo scansionò con le onde radio la superficie del corpo celeste quando questo si trovava a una distanza di oltre 2 milioni di chilometri da noi, ottenendo l'immagine che possiamo vedere sopra. Ora che la distanza sarà molto più bassa si aspettano immagini decisamente migliori dai più potenti radiotelescopi del mondo.

E con i normali telescopi cosa ci si aspetta di vedere? Purtroppo poco niente. Considerando la distanza e la dimensione dell'asteroide, nel momento di minima distanza questo assumerà una dimensione angolare di meno di un secondo d'arco, rendendolo anche con grossi telescopi indistinguibile dalle stelle. La luminosità sarà invece, per le serate del 8 e 9 novembre, intorno alla undicesima magnitudine, quindi l'asteroide sarà invisibile ad occhio nudo e ai telescopi amatoriali apparirà come una stella piuttosto debole.

Per chi volesse tentare di osservare questo corpo celeste, rimandiamo alla pagina del programma Near Earth Object dove è possibile generare le effemeridi per la data di osservazione, ovvero le coordinate esatte dell'asteroide al momento in cui si vuole compiere l'osservazione. È di fondamentale importanza specificare bene il momento dell'osservazione perché l'asteroide si muoverà molto velocemente nella volta celeste. I momenti migliori saranno due: il primo nella primissima serata di martedì, quando l'asteroide sarà a poche ore dal passaggio ravvicinato e si muoverà di oltre 4 secondi d'arco al secondo. Purtroppo il momento di minima distanza, che occorrerà a circa mezzanotte e mezza, avverrà dopo il tramonto del corpo quindi sarà invisibile. Nella serata successiva di mercoledì invece le condizioni sono molto migliori perché ci sarà una finestra di visibilità che durerà per gran parte della notte con altezze sull'orizzonte molto più favorevoli e un moto angolare molto più lento, di circa un secondo d'arco al secondo, che renderà più semplice il puntamento.

Fabio Zucconi

fonti: Near Earth Object Program

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